Un esempio concreto di vasca raccolta acque piovane
Calce San Pellegrino S.p.A. è uno dei maggiori produttori italiani di calce. Fra i cinque stabilimenti di proprietà dell’azienda, quello localizzato a Narni è il più importante essendo, fra l’altro, fornitore strategico delle acciaierie di Terni. Lo stabilimento occupa una superficie di circa 60.000 mq di cui una parte è coperta, adibita a uffici e capannoni industriali, e la restante parte è scoperta. Di questa, circa 20.000 mq sono asfaltati e destinati alle lavorazioni all’esterno nonché alla viabilità e al parcheggio. Questa superficie è servita da una rete drenante che raccoglie sia le acque piovane sia quelle di risulta dalle lavorazioni esterne. Ambedue i reflui sono inquinati dalla fanghiglia depositata sulle superfici scolanti che viene trascinata dalle acque meteoriche di dilavamento limitatamente alle precipitazioni iniziali (prima pioggia) e dalle acque di lavorazione.
Nella fanghiglia è presente della calce che conferisce alle acque un considerevole contenuto di solidi sospesi difficilmente sedimentabili ed un elevato valore del pH.
L’impianto di trattamento e recupero di tali reflui è composto da due vasche di prima pioggia con capacità complessiva di 100 mc, un depuratore chimico-fisico con potenzialità di trattamento di 5 mc/h e due vasche di accumulo con capacità complessiva di 100 mc in cui vengono recuperate per il riuso nella produzione le acque di seconda pioggia tal quali e quelle di prima pioggia e di lavorazione depurate.
L’impianto della Calce San Pellegrino è stato realizzato dalla Cancellotti Settore Trattamento Acque.
La serie comprende tre vasche di recupero acque piovane (RAP, RAP/F, RAP/V1P) adatte a diverse applicazioni a seconda del grado di inquinamento dell’acqua piovana e del tipo di riuso a cui l’acqua recuperata è destinata.
La Serie RAP
La serie RAP è costituita esclusivamente dal bacino di raccolta e accumulo dell’acqua piovana equipaggiato con un gruppo di pompaggio dimensionato per il rilancio dell’acqua alle utenze prestabilite.
I bacini sono costituiti da vasche prefabbricate in cemento armato vibrato a pianta circolare o rettangolare. In quanto realizzate a getto in soluzione monoblocco, tali vasche offrono la massima garanzia di tenuta idraulica, di stabilità strutturale e di resistenza nel tempo oltre che evidenti economie di costruzione.
Nella posa in opera, le vasche vengono completamente interrate a livello della condotta drenante dell’acqua piovana e ricoperte al piano di campagna con solai prefabbricati di copertura carrabile o pedonale recanti le opportune aperture di ispezione munite di chiusini in ghisa di classe adeguata. Pertanto, l’installazione delle vasche non compromette l’impiego delle superfici sovrastanti né comporta problemi di impatto paesaggistico.
Poiché l’acqua recuperata non è sottoposta ad alcun trattamento, questa serie è adatta al recupero di acque meteoriche dilavanti superfici non particolarmente inquinate (per esempio i tetti di edifici o le coperture di capannoni) e quando il riuso dell’acqua non comporta l’impiego di attrezzature facilmente intasabili.
La serie comprende tre tipologie di vasche circolari e quattro tipologie di vasche rettangolari le cui caratteristiche tecniche sono riportate nella tabella della pagina seguente.
Serie RAP/F
Nella versione RAP/F, il bacino di raccolta e accumulo dell’acqua piovana è equipaggiato, oltre che con la pompa di rilancio, anche con uno speciale filtro in grado di rimuovere dall’acqua sia corpi solidi grossolani (pezzi di legno e di carta, fogliame, ecc.) sia i solidi fini (sabbia, fango, limo, ecc.) che vengono trascinati nel dilavamento delle superfici scolanti.
Il filtro si ripulisce automaticamente dei solidi grossolani mentre i solidi fini ostruenti vengono rimossi od opera della stessa pompa di rilancio dell’acqua manovrando semplicemente le valvole montate sulle tubazioni di mandata e di lavaggio.
Poiché l’acqua recuperata non è sottoposta ad alcun trattamento, questa serie è adatta al recupero di acque meteoriche dilavanti superfici non particolarmente inquinate (per esempio i tetti di edifici o le coperture di capannoni) e quando il riuso dell’acqua non comporta l’impiego di attrezzature facilmente intasabili.
La Serie RAP/V1P
I recuperatori della versione RAP/V1P assolvono al duplice scopo di mettere a norma gli scarichi delle acque meteoriche di dilavamento di superfici inquinate e di recuperare al contempo l’acqua piovana. Tali recuperatori sono costituiti da vasche rettangolari suddivise in tre comparti tramite setti divisori interni.
Il primo comparto ha capacità tale da accumulare tutte le acque meteoriche di dilavamento risultanti dalle precipitazioni iniziali (prima pioggia) ed è attrezzato con una pompa di svuotamento e con una speciale valvola a galleggiante che si chiude automaticamente quando il comparto è pieno separando così la prima pioggia ivi accumulata dalle acque meteoriche di dilavamento risultanti dalle precipitazioni successive (seconda pioggia).
Nel secondo comparto è ricavato un separatore munito di filtro a coalescenza (separatore di classe 1 secondo la norma UNI EN 858-1) che sottopone l’acqua di prima pioggia rilanciata dalla pompa di svuotamento ad un trattamento di sfangamento e disoleazione. Il terzo comparto è collegato alla condotta di uscita dal separatore e a quella di scarico della seconda pioggia (eventualmente munita di filtro) ed è equipaggiato con un gruppo di pompaggio dimensionato per il rilancio alle utenze prestabilite delle acque defluenti dalle suddette condotte e accumulate nel comparto.
L’acqua recuperata è composta dalle acque di seconda pioggia tal quali che, per loro stessa natura, sono esenti da contaminanti in quanto defluenti su di una superficie già dilavata dalla pioggia precedente e dalle acque di prima pioggia a valle di un trattamento di sfangamento e disoleazione operato da un separatore che, stante la certificazione prodotta dal fornitore, è in grado fra l’altro di ridurre il contenuto dell’olio residuo nell’acqua trattata entro il limite di 5 mg/l.
Pertanto questa serie è adatta al recupero di acque meteoriche dilavanti superfici scoperte anche particolarmente inquinate quali per esempio i piazzali scoperti adibiti allo stoccaggio di materiali inquinanti (materie prime, prodotti o scarti/rifiuti, ecc.) per i quali peraltro sussiste l’obbligo del trattamento delle acque di prima pioggia.
Le caratteristiche tecniche dei recuperatori della versione RAP/V1P sono riportati nella sottostante tabella.