La nuova tecnologia sviluppata permette una disidratazione più efficace ed efficiente dei fanghi, riducendo il loro contenuto di acqua al 55%, e diminuisce i costi di trasporto e smaltimento del 35% annuo, per una gestione più sostenibile dell’intero processo di depurazione.
Tecnologia basata sulla elettro-disidratazione
I fanghi prodotti dalla chiarificazione delle acque reflue sono liquidi e maggiore è il loro contenuto di acqua maggiore è il loro costo di smaltimento e di trasporto. Basti pensare che attualmente in Lombardia vengono smaltite ogni anno 800.000 tonnellate di fanghi per un costo di circa 120 € per tonnellata.
l maggiore consumo di energia di questa tecnologia rispetto alle tecniche di disidratazione puramente meccanica, è più che compensato dal risparmio del costo di smaltimento, poiché la massa di fango umido da smaltire è inferiore. Il passaggio da disidratazione meccanica convenzionale a questa tecnica consente così di risparmiare fino al 35% all’anno sui costi di smaltimento dei fanghi.
Oltre a ridurre ulteriormente i costi di trasporto e il contenuto d’acqua sotto il 60%, la tecnologia consente anche l’autosostentamento della combustione (e cioè la combustione senza utilizzo di combustibile ausiliario). Oggi questo grado di contenuto di acqua viene raggiunto con essiccamento termico (ad esempio così fa il nuovo inceneritore per fanghi di Zurigo) che richiede molta più energia rispetto alla tecnologia della elettrodisidratazione.
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