Quand’è che agiscono questi indispensabili microrganismi?Soprattutto nei trattamenti secondari, laddove, in particolare i batteri, come suddetto, convertono le sostanze inquinanti in una serie di composti non dannosi.
Naturalmente i batteri che intervengono si differenziano in base alle condizioni ambientali che si presentano. I generi più abbondanti sono sicuramente Flavobacterium, Bacillus, Pseudomonas, Nitrosomonas e Nitrobacter. In questa fase le sostanze organiche complesse vengono convertite in sostanze inorganiche più semplici, come: CO2, H2O, NH4+, NO2– NO3–. Questi processi avvengono in ampie vasche in cui è favorita l’ossigenazione (necessaria per i batteri aerobi) ma viene limitato il mescolamento che invece sfavorirebbe i sedimentanti formatisi.
È affascinante il fatto che già i ricercatori del primo ‘900, tra cui Karl Imhoff, notarono l’importanza dei microrganismi nella depurazione delle acque, ideando quello che viene ricordato come trattamento a “fanghi attivi”, frutto dell’adattamento e della selezione di specie batteriche appropriate alla trasformazione del liquame.
Anche nei trattamenti terziari, intervengono i batteri. Nella denitrificazione, i batteri eterotrofi facoltativi come Pseudomonas denitrificans, Paracoccus denitri ficans, Thiobacillus denitrifcans trasformano i nitrati NO3 in azoto molecolare N2. Nella defosfatazione invece, i batteri eterotrofi fosfo-accumulanti come Acinetobacter spp. tendono naturalmente ad accumulare fosforo sotto forma di polifosfati.
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