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Depurazione acque reflue industriali

I depuratori asserviti agli scarichi industriali

Per l’assimilabilità agli scarichi civili, i reflui industriali possono essere eventualmente sottoposti a pretrattamenti in ambito aziendale, prima del loro scarico in fogna, per rimuovere le sostanze incompatibili con un processo di depurazione biologica. Infatti, alcuni scarichi industriali, se non pretrattati, possono compromettere il trattamento biologico che è alla base del sistema depurativo civile tradizionale.

Gli impianti industriali sono dotati, a differenza dei sistemi civili di collettamento, di reticoli fognari separati per la raccolta delle diverse tipologie di reflui (acque oleose, acide e/o alcaline, sanitarie e meteoriche) e questo permette di indirizzare le varie tipologie a specifici trattamenti distinti di depurazione.

Trattamento delle acque inquinabili da oli minerali lubrificanti e/o combustibili

L’ impianto di disoleazione, dedicato al trattamento delle acque inquinabili da oli minerali lubrificanti e/o combustibili, dispone di norma di un serbatoio di accumulo delle acque da trattare per sopperire alle punte in concomitanza delle precipitazioni atmosferiche.

Il serbatoio di accumulo realizza inoltre una prima decantazione e la separazione degli oli a mezzo di adeguati sistemi di raccolta e stoccaggio dell’olio separato. Dopo la prima separazione nel serbatoio di raccolta, i reflui vengono inviati al trattamento primario di disoleazione realizzato, ad esempio, con un sistema di separatori a pacchi lamellari; successivamente l’effluente confluisce all’impianto di trattamento secondario fisico-chimico.

Impianto di trattamento delle acque “chimiche”

L’impianto di trattamento delle acque “chimiche” viene utilizzato per trattare i reflui provenienti dalle rete delle acque acide e/o alcaline e i reflui in uscita dal trattamento delle acque inquinabili da oli precedentemente descritto. Tali effluenti sono convogliati in serbatoi di accumulo.

L’impianto di trattamento secondario fisico-chimico, che viene utilizzato per trattare i reflui acidi e/o alcalini, è basato sulla precipitazione delle sostanze in soluzione e sospensione a pH alcalini 9,6 ÷ 9,8. L’impianto è costituito da sistemi di dosaggio dei reagenti (calce idrata, polielettrolita, cloruro ferrico, acido cloridrico, ecc.), da vasche di neutralizzazione, reazione, chiarificazione e controllo finale del pH e da un filtro rotativo sotto vuoto per la separazione dei residui solidi.

Link alla fonte: www.ingegneri.info

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