Per acque bianche si intendono quelle che provengono dalla natura o usate allo stato naturale (vogliamo essere ottimisti e pensare che ancora esistono delle acque allo stato naturale).
Nello specifico, sono:
> quelle che provengono da impianti industriali come, ad esempio, quella che compri in bottiglia al supermercato, quella che ti servono al bar o al ristorante, ma anche quella della fontana della piazza, purché non rechi il cartello di non potabilità e che ha subìto un processo di depurazione;
> quelle che si usano per lavare le strade;
> quelle che vengono giù dal cielo, come la pioggia, per utilizzare la parola giusta. Più naturale di così non esiste.
Le acque nere, o acque reflue, sono quelle che sono passate da un processo domestico, agricolo o industriale e che, pertanto, sono contaminate (continuiamo ad essere ottimisti e a pensare che non esistono delle acque contaminate). Sono acque che, grazie alle fognature e agli impianti che le trattano, non finiscono nei fiumi, nei laghi o nel mare (qui l’ottimismo va un po’ a farsi benedire, ma in teoria è così).
In pratica, le acque nere sono quelle:
> di scarico industriale;
> di scarico dal wc, cioè le acque fecali;
> di scarichi come doccia, vasca, lavandino del bagno o bidet, cioè le acque bionde (ecco che cosa sono);
> di scarichi di cucina o lavanderia, cioè le acque grigie; saponate grasse, con olio e detersivi scaricati dalle cucine.
Acque bianche e nere: come vengono trattate?
Acque bianche e acque nere vengono separate da un apposito impianto di fognatura, cioè da tubazioni che portano il liquido elemento verso una struttura dedicata al trattamento delle une e delle altre. In nessun caso queste acque vengono reimmesse in natura senza la dovutadepurazione poiché hanno subìto una trasformazione organica, poca o tanta che sia.
Vengono prima tolte le particelle impure attraverso un processo chimico, fisico e biologico. Si elimina ogni sostanza galleggiante o disciolta. Quello che rimane si trasforma in materia biodegradabile. Quindi, il processo si conclude con la disinfezione e con lo smaltimento di liquami e fanghi.
Solo dopo possono essere versate nei corsi d’acqua (fiume, lago, mare) in modo da non recare un danno all’ambiente.
Link alla fonte: laleggepertutti.it
